Il futuro di Weston McKennie è uno dei dossier più delicati in casa Juventus. Secondo quanto rivelato da Matteo Moretto, la trattativa per il rinnovo del contratto è completamente ferma: nessun segnale di apertura da parte del club, nessun passo in avanti dall’entourage del giocatore. Una situazione di stallo che, con il passare delle settimane, rischia di trasformarsi in un autogol per i bianconeri.
Dialoghi interrotti
Il contratto di McKennie scade nel giugno 2026, ma al momento non ci sono basi concrete per parlare di prolungamento. La Juve non ha aperto spiragli, il giocatore non ha ricevuto nuove proposte. Questo immobilismo ha di fatto messo il centrocampista sul mercato, rendendolo un’opportunità appetibile per più club, non solo in Italia.
Lo spettro del parametro zero
Il pericolo per la Juventus è evidente: se nulla cambierà, dal prossimo febbraio McKennie sarà libero di firmare con chiunque a costo zero. E diversi club stanno già fiutando l’occasione, pronti a bloccarlo senza spendere un euro per il cartellino. Uno scenario che i bianconeri vogliono evitare, ma che diventa sempre più realistico col passare dei giorni.
Tra le opzioni più calde c’è la Roma, interessata a un acquisto immediato per rinforzare la mediana. Per la Juventus il bivio è chiaro: accelerare la cessione in questi ultimi giorni di mercato, monetizzando subito, oppure rischiare di perdere il giocatore senza incassare nulla tra dodici mesi.
Per McKennie, classe 1998, il futuro resta un rebus. Ma senza rinnovo, la conclusione appare già scritta: l’avventura a Torino è destinata a chiudersi, questione di tempo e di strategia.