Un cambio di numero che potrebbe trasformarsi in un indizio di mercato. Weston McKennie ha infatti lasciato la maglia numero 16 al nuovo portiere Michele Di Gregorio, arrivato in estate con l’etichetta di uno dei colpi più importanti della Juventus. A riportarlo è Tuttosport, sottolineando il valore personale che questo numero riveste per l’estremo difensore: un legame profondo con la memoria del padre scomparso prematuramente, che ha reso la scelta carica di significato.
McKennie, l’ombra della “last dance” a Torino
Il gesto del centrocampista americano non è passato inosservato. Se da una parte dimostra disponibilità e rispetto per un compagno di squadra, dall’altra alimenta le voci sul suo futuro. Per McKennie, infatti, questa potrebbe essere l’ultima stagione con la maglia bianconera. Il contratto e le incertezze legate al mercato mantengono aperti più scenari, nonostante il texano continui a lavorare con intensità alla Continassa per guadagnarsi la fiducia di Igor Tudor.
La concorrenza in mediana non manca. Accanto a lui, Fabio Miretti resta in organico dopo un’estate segnata da trattative e offerte. Il Napoli, guidato da Giovanni Manna, aveva presentato una proposta da 12 milioni più 2 di bonus, ritenuta però insufficiente dal direttore generale Damien Comolli, che ha alzato l’asticella a 18 milioni.
Un segnale o solo coincidenza?
Il futuro di McKennie resta dunque sospeso tra campo e mercato. Il suo gesto potrebbe rivelarsi soltanto un atto di generosità, ma c’è chi lo legge come un messaggio implicito: una sorta di “last dance” con la Juventus prima di una nuova avventura.
Per il momento, il club si gode l’impegno e la professionalità del texano, determinato a lasciare il segno anche in una stagione che potrebbe rappresentare l’ultima della sua esperienza in bianconero.