Il mercato estivo entra nella sua fase decisiva, ma in casa Juventus il nodo Dusan Vlahovic rimane irrisolto. L’attaccante serbo, ormai ai margini del progetto tecnico, ha ancora un anno di contratto a 12 milioni di euro netti a stagione e un impatto da circa 42 milioni lordi sul bilancio bianconero. La dirigenza vorrebbe cederlo entro fine agosto, monetizzando l’ultima vera occasione di incassare e alleggerire i conti. Il problema? Nessuna delle proposte ricevute finora ha convinto il numero 9.
Solo Champions, niente destinazioni di ripiego
Come riportato da fonti vicine al club, Vlahovic ha già respinto un’offerta proveniente da un club di Premier League che non disputa le coppe europee. Un rifiuto che conferma la sua linea: giocare solo in un progetto di alto livello e con la Champions League in calendario. Un requisito che, inevitabilmente, restringe di molto il ventaglio delle opzioni.
L’ipotesi Milan si raffredda
Tra le piste calde di inizio estate, quella che portava al Milan sembrava la più concreta. Ma negli ultimi giorni i rossoneri hanno concentrato le attenzioni su Rasmus Hojlund, in uscita dal Manchester United dopo l’arrivo di Sesko. Un’operazione meno onerosa sul piano dell’ingaggio e potenzialmente percorribile anche in prestito con diritto di riscatto. Se l’affare per il danese dovesse andare in porto, la strada verso Milano per Vlahovic rischierebbe di chiudersi.
Rifiutati Arabia e Turchia
C’è almeno una certezza: Vlahovic non ha alcuna intenzione di trasferirsi fuori dal calcio europeo di vertice. Le avances dell’Arabia Saudita si sono spente sul nascere, così come quelle del Fenerbahce di José Mourinho. La Super Lig turca, al momento, non rientra nei piani dell’attaccante.
Lo scenario che la Juve teme
Se il serbo continuerà a respingere tutte le proposte, l’unica alternativa sarà la permanenza in bianconero. In quel caso Vlahovic resterebbe fino alla scadenza naturale del contratto, nel giugno 2026, per poi lasciare a parametro zero e scegliere liberamente la prossima destinazione. Una prospettiva che la Juventus vuole evitare, ma che diventa sempre più plausibile con il passare dei giorni.