In un momento difficile per la Juventus, sia dal punto di vista societario che sul piano dei trofei conquistati, arriva un importante attestato di stima per il club bianconero. In occasione di una prima ispezione della Uefa per individuare gli stadi idonei a ospitare l’Europeo del 2032, solo l’Allianz Stadium è risultato idoneo ai requisiti richiesti. Tra gli altri impianti visionati, l’Olimpico e soprattutto San Siro rischiano di essere esclusi dalle sedi che accoglieranno la manifestazione continentale.
Un riconoscimento significativo per la Juventus, soprattutto considerando che, al momento dell’inaugurazione, lo stadio era stato oggetto di critiche per la capienza limitata a 40.000 spettatori. Presentato nel 2011, lo Stadium rappresenta un esempio di architettura moderna in Italia ed è stato il primo stadio di proprietà di un club italiano. La Juventus ha saputo anticipare i tempi, investendo in un’infrastruttura all’avanguardia. All’interno dell’area dello Stadium trovano spazio, oltre al campo da gioco, il museo del club, lo store ufficiale, un centro medico e varie attività commerciali, elementi che contribuiscono a generare nuove entrate. A partire dal 2026, l’impianto ospiterà anche grandi concerti, ampliando ulteriormente le sue funzioni.
Il club dovrà continuare a garantire standard elevati e mantenere lo Stadium in condizioni eccellenti. Il terreno di gioco è sempre curato, e la disposizione degli spalti vicino al campo rappresenta un valore aggiunto nel panorama italiano. A questo si aggiungono lounge, ristoranti e vip box che rendono ogni partita un’esperienza completa.

I requisiti della Uefa: la situazione dello Stadium e degli altri stadi italiani
La Uefa ha fissato criteri stringenti per selezionare gli stadi destinati a ospitare le gare dell’Europeo 2032, che si svolgerà tra Italia e Turchia. Tra le principali richieste figurano una capienza minima di 35.000 posti, l’assenza di barriere architettoniche, spalti vicini al campo di gioco e la presenza di vip box e sky box.
Attualmente, l’impianto della Juventus è l’unico in Italia a rispettare appieno questi standard. La situazione degli altri stadi è complessa: l’Olimpico di Roma e il Diego Armando Maradona di Napoli sono lontani dai parametri richiesti. Ancora più critica è la condizione di San Siro, che presenta problemi strutturali tali che una ristrutturazione potrebbe non essere sufficiente per soddisfare i criteri.
Anche la costruzione di nuovi impianti risulta complicata, a causa dei tempi burocratici e delle scadenze ravvicinate. L’Italia si trova dunque in una posizione delicata: senza interventi concreti, il rischio è che l’organizzazione dell’Europeo venga revocata.
Una possibile conseguenza è che la Turchia, già in possesso di dieci stadi conformi agli standard Uefa, possa ospitare l’intera manifestazione in solitaria. Quella che doveva essere un’occasione di rilancio per il calcio italiano rischia così di trasformarsi in un’occasione mancata.