Juventus, Massimo Mauro: “Vlahovic situazione scomoda, Tudor sa toccare le leve giuste”

Da Vlahovic a Tudor passando per il mercato ed il recupero di Bremer: questi gli argomenti trattati da Massimo Mauro nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport

Francesco Mazza
5 min di lettura

L’ex bianconero Massimo Mauro ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato della Juventus, partendo dalla situazione societaria: “Stanno facendo le cose sul serio. La situazione prima era difficile e un po’ preoccupante, con quella Champions raggiunta all’ultima giornata: un calvario tutto l’anno. Ora c’è da lavorare, bisogna dare credibilità e serietà a tutto l’ambiente. Per costruire una squadra che vince c’è bisogno di una società ben organizzata, con le persone giuste al posto giusto.

Importanti sono le figure di Damien Comolli e Giorgio Chiellini, che stanno compiendo un ottimo lavoro: “Se convincono? Assolutamente. Hanno ciò che serviva: competenza, conoscenza, juventinità. C’è più grinta e determinazione, entrambi vogliono dimostrare di essere bravi, senza presunzione. È il famoso DNA bianconero? Si, la juventinità: la voglia di dare molto più del necessario”.

Mauro ha poi parlato del nuovo corso di Tudor: “Secondo i grandi allenatore, contano i calciatori. I bravi tecnici sono fondamentali in ciò che ottengono dai singoli e Tudor non deve certo prendere lezioni. Le sue squadre sono aggressive, sa toccare le leve giuste. Senza intensità e voglia di arrivare prima sul pallone, non vinci. Con la tecnica fai la differenza, ma senza intensità non riesci a giocare. Lo impone il calcio di oggi. E Tudor è allenante nell’intensità e nella voglia di correre, di vincere e di lottare”.

Mauro: “Kolo Muani mi piace”

Questo invece il pensiero riguardante il primo acquisto della Juventus, ovvero Jonathan David: “Prima voglio vederlo giocare in Italia (ride, ndr). L’Italia è la patria della diagonale, di non farsi saltare, di stare attaccati all’uomo, di tirargli la maglia, di essere furbi e bravi a difendere. È il Paese più difficile dove far gol. David ha voglia di diventare bravissimo e sa di essere a un punto cruciale della carriera, ci sono i presupposti per diventare un top player. Dovrà dare il 110%”.

Sulla questione Vlahovic: Comolli eredita questa situazione dal passato, dalla gestione di Vlahovic dello scorso anno: non si può trattare così un calciatore che è un capitale importante della società. Club e giocatore devono trovare un compromesso, è antipatico quando si arriva all’ultimo anno di contratto e non si vuole firmare: non si premiano gli sforzi del club a fare un contratto simile. E vanno considerate le difficoltà di Dusan negli ultimi anni. Ci sono gli ingredienti per farsi male a vicenda e invece dovrebbero venirsi incontro“.

Mauro ha poi continuato esprimendosi su Kolo Muani, con i bianconeri che sono in costante contatto con il PSG per cercare di sbloccare un affare tutt’altro che semplice: A me piace, la Juventus deve avere due centravanti importanti per essere competitiva su tutti i fronti: lui e David andrebbero bene, ma Vlahovic è una bella gatta da pelare. Mi preoccuperei di altro in questo momento”.

Mauro: “Con Bremer difesa a posto. Riprenderei Chiesa”

E ancora: Speriamo che Bremer torni al 100%, la difesa sarebbe a posto. Mi piacerebbe che tornasse a esserci uno zoccolo azzurro. In uno spogliatoio è importantissimo perché nelle difficoltà, chi conosce la storia del club in cui gioca è avvantaggiato nel risolvere i problemi. Ma, date le fatiche enormi della Nazionale, come faccio a dire alla Juve di prendere italiani forti? Serve trovarli o crescerli: lo ha fatto, però purtroppo Fagioli, Rovella e Kean sono andati via”.

Su come veda la Juventus rispetto alla concorrenza: “Napoli al primo posto, perché ha vinto e perché si è rinforzato. La permanenza di Conte è straordinaria, ma sarà bellissimo seguire due personalità come la sua e quella di De Laurentiis. L’Inter è una corazzata, il Milan prenderà molti meno gol con Allegri e farà quelli che servono per stare nelle prime quattro, ci metto la firma. La Juve deve assolutamente stare tra le prime quattro e lottare per lo scudetto. Deve tornare a essere competitiva per quello”.

Infine, la chiusura dedicata al mercato, con un nome che ha lasciato Torino la scorsa estate: “Chi vorrei? Non so in che condizioni sia Chiesa, ma se sta bene lo riprenderei: è forte, ha vinto, conosce la Juventus e la Nazionale“.

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Fin da piccolo, lo sport è stata la mia passione e crescendo ho capito quanto possa essere fondamentale per sviluppare valori positivi nelle persone. Inoltre, credo che la comunicazione al giorno d'oggi sia fondamentale in qualsiasi ambito della nostra vita. Per questi motivi, mi piacerebbe specializzarmi nel campo del giornalismo sportivo, con una predilezione nell'ambito della telecronaca.
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