Juventus-Conceição, corsa contro il tempo: Tudor lo vuole, il Porto resiste

Tudor lo considera un giocatore insostituibile, ma la Juventus è costretta a inseguire: il Porto chiede 30 milioni (che diventeranno 45 a metà luglio) per Francisco Conceição. Tentativi di inserire contropartite tecniche, ma per ora i lusitani non cedono. E il tempo gioca contro.

Redazione Stile Juventus
4 min di lettura

Per Igor Tudor non ci sarebbero dubbi: Francisco Conceição dovrebbe essere già da tempo un giocatore della Juventus a titolo definitivo. L’allenatore croato ha più volte fatto capire quanto apprezzi le qualità dell’esterno portoghese, protagonista nella scorsa stagione con prestazioni a tratti decisive. Ma come spesso accade nel mercato, la volontà tecnica è solo una parte del puzzle. Il resto si gioca su tavoli più complicati, tra clausole, pressioni e trattative che sembrano sempre sul punto di sbloccarsi e invece si incagliano.

Clausola in scadenza: a luglio il prezzo sale

Alla Continassa lo sanno bene. Il tempo stringe, perché la clausola rescissoria di Conceição – attualmente fissata a 30 milioni di euro – salirà a 45 milioni intorno alla metà di luglio. Una differenza che potrebbe risultare fatale per le ambizioni bianconere. Ecco perché la Juventus sta cercando di accelerare i contatti, mantenendo il filo diretto con l’entourage del giocatore (capitanato da Jorge Mendes) e con il Porto, che continua però a fare muro.

L’obiettivo del club torinese è trovare una formula che eviti l’esborso immediato e totale della clausola. Si lavora su dilazioni di pagamento, sconti, opzioni d’acquisto posticipate. Ma al momento, da Oporto non arrivano segnali d’apertura. Il Porto è rigido, forte della crescita esponenziale del ragazzo e della sensazione che il mercato potrebbe offrire offerte più alte nelle prossime settimane.

Djalò e le contropartite che non convincono

In questo scenario si è inserito anche Damien Comolli, al lavoro per individuare contropartite che possano smuovere le resistenze del club lusitano. Un nome era stato individuato in Tiago Djalò, ma il Porto ha risposto picche, memore di una precedente esperienza in prestito giudicata poco utile.

Anche la possibilità di una cessione temporanea con diritto di riscatto è stata messa sul tavolo, ma per ora senza effetti. Le richieste del Porto restano ferme, così come l’interesse della Juventus, che non intende rinunciare a Conceição senza lottare.

Un giocatore unico nel suo genere

Ma perché tanta insistenza per un classe 2002? La risposta è sul campo. Francisco Conceição ha dimostrato, anche subentrando, di essere capace di cambiare le partite con giocate che pochi in Serie A sanno garantire. L’azione che ha portato al rigore contro il Venezia – decisiva per la qualificazione in Champions – è solo l’ultimo esempio.

A Torino, negli ultimi mesi, si è lavorato molto per inserirlo nel contesto tattico ideale. Non a caso, Tudor lo considera un profilo raro per imprevedibilità, rapidità e margini di crescita. A 22 anni, Conceição rappresenta un investimento tecnico ed economico che la Juve non vuole lasciarsi sfuggire.

La Juve ci proverà fino all’ultimo

Riuscirà la Juventus a strappare il sì del Porto prima che la clausola salga? Dipenderà anche dalla volontà del giocatore, che a Torino si è trovato bene e spingerebbe volentieri per restare. Se ci sarà un’apertura, i bianconeri proveranno a infilarsi con decisione.

Perché un talento così non passa inosservato. E perché perdere un giocatore del genere per un dettaglio di calendario sarebbe una beffa difficile da digerire.

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