Calciomercato Juventus, Vlahovic contro tutti: Comolli valuta cessione, rinnovo o risoluzione

Aria di tensione palpabile in casa Juventus. Non è stato ancora messo un punto alla situazione che riguarda Dusan Vlahovic. Il serbo non ha alcuna intenzione di rinunciare allo stipendio e vorrebbe vivere questa stagione da separato in casa. La Juventus invece vorrebbe monetizzare quanto più possibile da una sua eventuale cessione. Le soluzioni proposte sono tre, scoprile nell'articolo

Luigi De Vincentis
6 min di lettura

Aria tesa in casa Juventus, specialmente per le vicende legate al calciomercato, sia in entrata che in uscita. I bianconeri, oltre a rinforzare la rosa, stanno cercando di piazzare i molti esuberi individuati dalla società e dal tecnico Igor Tudor. Damien Comolli ha numerose situazioni da gestire, ma la più complicata resta quella riguardante Dusan Vlahovic. Il serbo, ormai fuori dalle gerarchie sia per decisione tecnica che dirigenziale, è stato messo spalle al muro con la richiesta di trovarsi una nuova squadra.

L’arrivo di Jonathan David, oggi in Italia per le visite mediche, e il possibile ingaggio di uno tra Osimhen e Sancho, hanno di fatto chiuso ogni spiraglio al serbo, che nel frattempo continua a rifiutare tutte le offerte ricevute, generando un vero e proprio muro contro muro con la società.

L’arrivo alla Juventus e quel gol che fece innamorare tutti

Arrivato il 28 gennaio 2022 per una cifra intorno ai 75 milioni, Vlahovic, nelle intenzioni della vecchia dirigenza, doveva essere l’attaccante in grado di risolvere i problemi offensivi della Juventus. Dopo aver mostrato grande capacità realizzativa e freddezza sotto porta con la Fiorentina, ha deluso le aspettative dopo un inizio promettente.

Forse la pressione derivata dall’ambiente bianconero e il fatto di avere tutte le luci dei riflettori su di lui ha finito per pesare eccessivamente. Eppure, la sua avventura era iniziata nel migliore dei modi. Il 13 febbraio 2022, contro il Verona, bastarono 13 minuti al serbo, all’epoca con la maglia numero 7, per battere Montipò e far esultare i tifosi. L’esultanza con la linguaccia, in stile Del Piero, accese l’entusiasmo dello Stadium, convinto di aver trovato il centravanti ideale.

Dopo quel gol, però, tutto cambiò. La definitiva consacrazione è mancata, tra prestazioni altalenanti, con partite esaltanti alternate ad altre segnate da errori che sono costati punti preziosi.

Vlahovic tra errori in campo, atteggiamento sbagliato e il difficile rinnovo del contratto

Gli errori commessi nelle ultime stagioni, uniti a un atteggiamento spesso nervoso nei confronti di allenatori e compagni, hanno spinto la dirigenza a valutare un cambio di rotta. Le prestazioni incerte e le lamentele, sia interne che esterne, hanno pesato. L’arrivo di Kolo Muani, subito titolare e centrale nel progetto di Tudor, sembra aver scatenato ulteriore tensione. Vlahovic, pur dichiarandosi tranquillo, è apparso sempre nervoso quando chiamato in causa.

Anche fuori dal campo si sono manifestati segnali di rottura. Diversi post polemici pubblicati dal serbo sui social hanno irritato tifosi e dirigenza. L’ultimo, del 27 giugno, riportava soltanto la parola “Nueve” e ha sollevato critiche. Il like a un contenuto di Bellingham è stato considerato un ulteriore gesto provocatorio.

Comolli, insieme alla precedente dirigenza, avrebbe quindi deciso di interrompere ogni trattativa per il rinnovo. I 12 milioni richiesti da Vlahovic sono stati considerati eccessivi rispetto a quanto la Juventus intende offrire. Di fronte a questo scenario, il giocatore sembra essersi messo in rotta di collisione con l’intero ambiente, che non intende restare a guardare.

Comolli e l’incontro con Ristic, tre ipotesi sul tavolo: cessione, rinnovo o risoluzione contrattuale?

Damien Comolli si trova ad affrontare una situazione complessa. La Juventus vorrebbe ricavare qualcosa dalla cessione del giocatore, ma al momento l’operazione appare difficile. Allo stesso tempo, accantonare un calciatore che pesa 41 milioni a bilancio tra stipendio e ammortamento non è semplice. Tre sono le ipotesi attualmente al vaglio. La prima ipotesi è una cessione in questa sessione di mercato. Vlahovic, però, ha respinto tutte le proposte e sembra disposto a restare un anno fuori dal progetto pur di non rinunciare al proprio ingaggio. La società spinge per questa soluzione, sperando in un’entrata economica utile.

La seconda possibilità è una risoluzione anticipata e consensuale del contratto, che scade il 30 giugno 2026. Le parti potrebbero accordarsi per una buonuscita pari a 19,55 milioni di euro, valore del giocatore al 30 giugno 2025. Se l’intesa prevedesse il pagamento di soli sei mesi di stipendio, la Juventus risparmierebbe circa 30 milioni, migliorando il bilancio della stagione successiva. L’ultima ipotesi riguarda un prolungamento del contratto fino al 2027. Questa soluzione permetterebbe di dimezzare il peso dell’ammortamento nella prossima stagione, riducendolo a 9,78 milioni. A questa cifra andrebbe aggiunto lo stipendio. Se Vlahovic accettasse di spalmare l’ingaggio su due anni, percepirebbe un lordo annuo di 11,1 milioni. La Juventus, in questo modo, risparmierebbe circa 21 milioni e potrebbe cederlo più facilmente nella prossima estate.

Nel mentre Comolli ha messo in agenda, nel corso dei prossimi giorni, un incontro con Darko Ristic, procuratore del serbo. In quell’occasione verranno valutati tutti gli scenari e la Juventus e Vlahovic sceglieranno quale è il più conveniente. Le strade sono due: continuare per una nuova stagione o separarsi. Al momento, dunque, la maglia numero 9 bianconera è senza padrone, ma prima del nome sulla maglia conta lo stemma sul cuore.

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Sono Luigi De Vincentis, diplomato al liceo classico e ora laureando in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Da sempre tifoso della Juventus. Da quando ero bambino ho sempre avuto un unico obbiettivo: raccontare il calcio. Da sempre il giornalismo è stata la mia passione e il mio obbiettivo principale. Ora metto la mia passione e la mia fede a servizio dei tifosi bianconeri
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