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Juventus non ancora al 100%: i dati post Monza fanno riflettere

La vittoria della Juventus contro il Monza non è soltanto da applaudire, ma da prendere come spunto per valutare alcune carenze psicologiche da parte della formazione bianconera, chiusasi a riccio per tutto il secondo tempo

Redazione Stile Juventus
2 min di lettura

La settima vittoria casalinga nel 2025, il ritorno al gol di Randal Kolo Muani dopo 8 partite senza segnare, l’incisività di Nico Gonzalez e l’assist di Khephren Thuram non sono le uniche cose viste nel match tra Juventus e Monza, terminato con il risultato di 2-0. La squadra di Igor Tudor, nonostante avesse dominato il primo tempo della partita, quello che effettivamente ha decretato il declino in Serie B dei brianzoli, ha messo a repentaglio il risultato, giocando un secondo tempo quasi da brividi.

Quattro minuti e quindici minuti di possesso palla in tutta la seconda frazione di gioco del match all’Allianz Stadium, il 17% del tempo effettivo giocato e un solo tiro in porta, così come rivelato dai dati della Lega Serie A. Un numero giustificato da Tudor con un “La squadra doveva giocare così, altrimenti poteva accadere di tutto”. Insomma, una vera e propria sofferenza dei tifosi bianconeri che hanno visto il Monza gestire la quasi totalità del secondo tempo, anche se con appena 2 tiri in porta e senza mai impiegare totalmente Michele Di Gregorio“.

Juventus, la partita contro il Monza fa riflettere

Ma davvero la Juventus, con giocatori di qualità in campo, come Veiga, Gonzalez, Locatelli, aveva necessità di chiudersi a riccio con l’ultima in classifica, seppur con un uomo in meno? Anche la risposta di Igor Tudor insomma ha lasciato qualche perplessità ai tifosi, che si chiedono se effettivamente una reazione del genere possa essere quella con cui affrontare anche i match contro squadre parecchio più complicate da affrontare.

Come detto, anche con una squadra praticamente retrocessa, la Juventus ha adottato un atteggiamento di sofferenza, che se per Tudor si è rivelata come la soluzione migliore da adottare, per altri ha dato riprova che la via da intraprendere per arrivare alla giusta maturità, calcistica e psicologica, è ancora lunga ed intricata.

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