A poche settimane dall’apertura del mercato invernale, una proposta arrivata da Londra ha acceso il dibattito in casa Juventus. L’Arsenal ha sondato il terreno con un’idea precisa: Gabriel Jesus in cambio di Jonathan David. Un’ipotesi che i bianconeri hanno valutato con attenzione, senza però mai avvicinarsi davvero al sì. La Juventus, condizionata dai paletti del fair play finanziario UEFA, deve muoversi con estrema cautela. L’obiettivo resta chiaro: intervenire solo per profili realmente funzionali alla visione di Luciano Spalletti, senza aumentare i rischi tecnici ed economici.

L’idea dell’Arsenal e il profilo di Jonathan David
L’interesse dei Gunners per Jonathan David non nasce oggi. Il canadese è seguito da tempo dallo staff di Mikel Arteta, che ne apprezza le caratteristiche moderne e la capacità di interpretare più ruoli offensivi. Nel progetto dell’Arsenal, David rappresenterebbe un’evoluzione tattica: non un centravanti statico, ma un attaccante mobile, capace di abbassarsi, dialogare e creare spazi per gli esterni. Un profilo che si inserirebbe bene in un sistema fluido, fatto di rotazioni e occupazione dinamica dell’area.
Perché Arteta vede David come un valore aggiunto
Nel calcio di Arteta, la punta è chiamata a partecipare alla manovra. David, in questo senso, offre garanzie importanti. È ambidestro, sa calciare con entrambi i piedi e può diventare imprevedibile negli ultimi metri. Elementi che hanno convinto l’Arsenal a rilanciare l’idea di uno scambio, nonostante il periodo di adattamento del canadese al calcio italiano e ai meccanismi di Spalletti.
Gabriel Jesus, opportunità o rischio?
Se l’Arsenal guarda a David come a un investimento tattico, la Juventus ha analizzato con freddezza il profilo di Gabriel Jesus. Dal punto di vista tecnico, il brasiliano non si discute. Esperienza internazionale, duttilità offensiva, conoscenza dei grandi palcoscenici. Il problema, però, è un altro.
Il nodo infortuni che frena la Juve
Negli ultimi mesi la Juventus ha pagato a caro prezzo una lunga serie di infortuni pesanti, che hanno inciso profondamente sul rendimento della squadra. Inserire un giocatore reduce da un lungo stop rappresenta un rischio che la dirigenza non intende correre. Gabriel Jesus è rientrato solo il 10 dicembre, nella gara contro il Club Brugge, dopo quasi un anno di assenza. A fermarlo era stata la rottura del legamento crociato anteriore, subita contro il Manchester United a gennaio 2025. Un infortunio serio, che impone prudenza, soprattutto per un attaccante che ha fatto della mobilità una delle sue armi principali. Per la Juventus, già alle prese con una rosa spesso falcidiata, la tenuta fisica del brasiliano resta una variabile troppo incerta.

La risposta della Juventus: fiducia a David
Dopo le valutazioni del caso, la posizione bianconera è stata chiara. L’apprezzamento tecnico per Gabriel Jesus esiste, ma non basta a superare i dubbi legati alla sua condizione atletica e alla gestione dei carichi nel medio periodo. Secondo quanto filtra dai media britannici, la risposta a Londra è stata netta: niente scambio. La Juventus ha scelto di dare continuità a Jonathan David, almeno fino all’estate, considerandolo parte integrante del progetto di Spalletti e un asset su cui continuare a lavorare. In un mercato che si annuncia complesso e pieno di incognite, la Juve preferisce la strada della stabilità. Meno suggestioni, più certezze. E, per ora, David resta al centro dell’attacco bianconero.

