Lasciata alle spalle la partita di martedì sera contro l’Udinese, superata senza difficoltà grazie all’autorete di Palma ed al rigore calciato da Manuel Locatelli, Luciano Spalletti pensa già alle prossime mosse in vista dell’importante appuntamento che lo aspetta domenica sera in campionato. Ad aspettarlo ci sarà il Napoli di Antonio Conte, con il “Maradona” pronto a riaccogliere il condottiero del terzo Scudetto azzurro.
Particolarità interessante riguardo al match è che sarà la prima gara ufficiale in cui i due tecnici si affrontano in quanto tali. Uno dei due precedenti risale al luglio 2017, quando l’Inter di Spalletti si impose per 2-1 contro il Chelsea di Conte in un’amichevole estiva dell’International Champions Cup di Singapore. L’altro invece addirittura al 2005: in questa occasione fu il tecnico salentino, al tempo vice di Di Canio al Siena, a battere la Roma allenata dal toscano.
Gli strascichi di Coppa Italia
Se la prova della Juventus è stata in generale positiva, Federico Gatti è uscito dallo Stadium con tutt’altro che un sorriso. Sostituito infatti al decimo minuto della ripresa (sostituito dal poi marcatore Locatelli), le prime indiscrezione sembrano indicare una distorsione al ginocchio. Anche Spalletti, interrogato al riguardo nel post-partita sembra confermare la versione: “Ha sentito uno scrocchio al ginocchio“, ha riferito l’allenatore ai microfoni di Mediaset.
Uno stop imprevisto che costringerà quasi sicuramente al rinnovato arretramento di Teun Koopmeiners come braccetto nella difesa a tre, complice il fatto che gli altri difensori di ruolo, Rugani e Bremer, non sono ancora pronti per il rientro in campo. L’olandese ha comunque dimostrato un buon rendimento nelle ultime gara, possibile segnale di ripresa dopo un anno e mezzo da incubo in maglia bianconera.
Yildiz conferma le aspettative
Chi non rimarrà certo in panchina contro il Napoli è Kenan Yildiz, autore dell’ennesima ottima prova, questa volta non arricchita dal gol personale. Dopo le prime uscite opache del turco sotto la guida di Spalletti, il numero 10 sembra aver preso ormai il volo. Sempre più centrale, sia sotto il punto di vista del campo che dell’attitudine, visto che i compagni sembrano sempre cercarlo per la sua innata capacità di sorprendere le difese avversarie. Il Regensburger sembra pronto ad assumersi la responsabilità di sobbarcarsi in pieno l’intero reparto offensivo della Juve, vista anche l’assenza di Vlahovic e una fiducia verso David ed Openda ancora restia.
David in miglioramento, Openda ancora bocciato
Si pensava ad uno schieramento di entrambi gli attaccanti fin dal primo minuto, ma Spalletti ha invece optato per il solo Jonathan David, supportato da Yildiz e McKennie, arrivato ieri a quota 200 presenze in bianconero. Una scelta che per certi versi si è anche rivelata corretta, vedasi il grandissimo gol segnato dal canadese sotto la traversa da posizione impossibile, poi annullato dall’arbitro per fuorigioco. In generale però la prova dell’ex-Lille è sembrata più che convincente, con diversi spunti creati, come quello che ha portato al vantaggio juventino.
Situazione diversa invece per Lois Openda, che nonostante un gol segnato, e comunque annullato verso la fine, è sembrato ancora piuttosto spento. Ci sarà ancora del lavoro da fare per Luciano Spalletti, il cui compito sarà far tornare al suo livello il belga, costato non poco nell’ultima finestra di mercato estivo.

