Juve, col Cagliari serve una svolta: dicembre è già uno snodo decisivo

I bianconeri hanno rallentato troppo: per restare agganciati alle prime la gara dello Stadium non può ammettere passi falsi, in vista di un dicembre durissimo.

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Archiviata la trasferta di Champions League, la Juventus ritrova la Serie A con una consapevolezza precisa: serve accelerare, e farlo subito. Il tredicesimo turno mette i bianconeri davanti al Cagliari allo Stadium, una sfida sulla carta favorevole ma che arriva in un momento tutt’altro che lineare. La squadra di Luciano Spalletti riparte infatti da un settimo posto che racconta più pareggi che passi avanti, esito del rallentamento vissuto tra gli ultimi giorni dell’era Tudor e l’avvio della nuova gestione. I pari contro Torino e Fiorentina hanno lasciato in eredità la necessità di una sterzata netta per non perdere il treno delle prime.

Una chance da sfruttare: perché il Cagliari può diventare il punto di ripartenza

Il calendario offre un’occasione che non si può cestinare. La Juventus è a -4 dalla zona Champions e a -7 dalla vetta, ma davanti ha una giornata in cui molte rivali rischiano di togliersi punti a vicenda. Roma e Napoli si affrontano in uno scontro diretto, il Milan ospita una Lazio capace di complicare la vita a chiunque, l’Inter deve superare l’insidiosa trasferta di Pisa.

Cagliari, invece, è in uno dei momenti più complessi della stagione: non vince da settembre e arriva a Torino dopo quattro pareggi e quattro sconfitte. Proprio per questo, per la Juventus, la vittoria è l’unico risultato che può considerarsi accettabile. In più, Bologna e Como – entrambe in gas e ormai pienamente in zona europea – hanno allargato il gruppo di testa, complicando ulteriormente la corsa.

La frenata dopo l’avvio sprint: solo due vittorie nelle ultime nove

Il paradosso della Juventus è evidente: la stagione era iniziata con tre successi consecutivi e una vittoria leggendaria contro l’Inter (4-3), che aveva proiettato i bianconeri tra le favorite per lo Scudetto.

Poi qualcosa si è inceppato. Nei nove turni successivi sono arrivate appena due vittorie, intervallate da cinque pareggi e due sconfitte. Un cambio di ritmo costato caro a Tudor – esonerato dopo il tonfo contro il Verona – e che ha complicato anche il lavoro di Spalletti. Il doppio successo contro Udinese e Cremonese sembrava aver riacceso la corsa, poi i pareggi con Torino e Fiorentina hanno lasciato nuovamente ombre.

Dicembre sarà una salita continua: Napoli, Bologna, Roma e Pisa

Il motivo per cui battere il Cagliari diventa imprescindibile sta anche nel calendario che attende i bianconeri prima di Natale. La Juventus si trova davanti un mese durissimo.

Il 7 dicembre volerà al Maradona per affrontare il Napoli di Conte, uno stadio che da sempre impone intensità e pressione. Il 14 sarà la volta del Dall’Ara, casa del Bologna rivelazione del campionato. Il 20 dicembre allo Stadium arriverà invece la capolista Roma, in pieno stato di grazia.

Il 2025 bianconero si chiuderà poi con un’ulteriore trasferta complicata: il 27 dicembre contro il Pisa, che ha trasformato il suo stadio in un fortino vero e proprio.

Un tour de force totale: Spalletti dovrà dosare ogni energia

La difficoltà non riguarda solo il campionato. Il 2 dicembre la Juve apre la sua Coppa Italia contro l’Udinese, mentre il 10 dicembre ospiterà il Pafos per l’ultima giornata della league phase di Champions, una partita che vale tantissimo, soprattutto perché i ciprioti si presenteranno con gli stessi punti dei bianconeri.

È un periodo che richiederà equilibrio, rotazioni intelligenti e gestione delle energie. Spalletti, più che mai, dovrà scegliere con attenzione uomini e momenti, cercando continuità e lucidità in un gruppo che finora ha dato risposte intermittenti.

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