Buffon e la nuova Juve: “Serve ricostruire lo zoccolo duro. Spalletti? La scelta più giusta dopo Tudor”

La leggenda bianconera analizza il momento della squadra: identità da ritrovare, guida tecnica solida e comunicazione da gestire con intelligenza.

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Gianluigi Buffon, ospite a Fuoriclasse su DAZN, ha parlato senza filtri della Juventus e della complessità del momento che il club sta vivendo. La sua analisi è quella di chi conosce quel mondo dall’interno, con la sincerità di una leggenda che la maglia bianconera l’ha indossata per una vita.

“La Juve sta cercando di ritrovare uno zoccolo duro”

Buffon non si nasconde dietro frasi di circostanza e mette il dito nella piaga: «Quando finisce un ciclo e vanno via tante persone, giocatori e dirigenti, c’è un tempo fisiologico in cui arranchi. Devi ritrovare quelle figure e non è facile. La Juve sta cercando di ricostruire uno zoccolo duro per poi aggiungere ciò che serve per tornare a vincere».

Parole che raccontano una consapevolezza chiara: la Juventus è in ricostruzione, e nel mezzo di questo processo serve pazienza, continuità e una struttura solida su cui rifondare l’identità della squadra.

“Spalletti? La scelta migliore dopo Tudor”

Sul fronte della panchina, Buffon è altrettanto diretto: «Spalletti è stata la scelta migliore quando hanno deciso di esonerare Tudor. Mi sarebbe piaciuto vederlo dall’inizio, perché un mese di ritiro sarebbe stato importante anche in ottica mercato. Ma uno come lui, se lo segui, può diventare un punto fermo». Una promozione totale per Luciano Spalletti, che secondo Buffon rappresenta il profilo ideale per guidare la nuova Juventus.

“Contro il Real dovevano comunicare così, ma dentro brucia”

Non manca un passaggio sulla comunicazione societaria dopo la sconfitta contro il Real Madrid. Buffon entra nel merito senza giri di parole: «In quel momento dovevano dire quelle cose, serviva per smorzare polemiche e ricreare fiducia. Ma dentro, ve lo assicuro, ogni sconfitta ti logora». Un messaggio che restituisce l’immagine reale di uno spogliatoio: pubblico e privato non coincidono mai davvero, e ogni ko pesa come un macigno.

Una Juve che prova a rialzarsi

Le parole di Buffon sono lo specchio della Juventus di oggi: una squadra ancora alla ricerca di sé stessa, ma con un allenatore forte e un percorso già tracciato. La ricostruzione passa da un’identità da ritrovare, da uomini di riferimento da ricreare e da un progetto tecnico che Buffon considera assolutamente credibile. Una dichiarazione d’amore e verità, lucida e cruda, come piace a lui. E come serve alla Juve.

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