Marcelo Brozovic torna a far parlare di sé in chiave italiana. Il centrocampista croato, oggi in forza all’Al Nassr, starebbe valutando un ritorno in Europa dopo due stagioni in Arabia Saudita. Una riflessione legata non solo alla nostalgia del grande calcio, ma anche alla volontà di chiudere la carriera in un campionato competitivo, dove possa ancora incidere ad alti livelli.
Il suo nome, secondo le ultime indiscrezioni, è stato accostato alla Juventus di Luciano Spalletti, tecnico con cui Brozovic ha condiviso due stagioni importanti all’Inter. Un legame professionale forte, che ha segnato una svolta nella carriera del giocatore.
Il contratto con l’Al Nassr
Brozovic ha da poco compiuto 33 anni e ha un contratto con l’Al Nassr fino a giugno 2026, ma la sua permanenza in Arabia non è affatto scontata. Nonostante quasi 100 presenze, 20 assist e 8 gol, il croato sembra pronto a guardare oltre.
Al momento non risultano trattative per un rinnovo né segnali di blindatura da parte del club saudita. L’idea di un ritorno in Europa – magari in Serie A – si fa quindi più concreta, anche se serviranno condizioni favorevoli sia economiche che sportive.
Il profilo che piace a Spalletti
Alla Juventus, Brozovic rappresenterebbe quel tipo di giocatore che Spalletti apprezza e conosce alla perfezione. Fu proprio il tecnico toscano, ai tempi dell’Inter, a trasformarlo da mezzala discontinua a regista completo, capace di dare ordine e ritmo al gioco.
Non sorprende quindi che il suo nome sia stato accostato ai bianconeri, anche perché il club sta valutando l’inserimento di un nuovo centrocampista con caratteristiche di costruzione e leadership. L’idea di portare a Torino un profilo esperto e carismatico come Brozovic, in teoria, combacerebbe con le esigenze tattiche e con la volontà di alzare il livello tecnico della mediana.
Juventus, solo un’idea: nessuna trattativa
Ma, almeno per ora, si tratta solo di una suggestione di mercato. La Juventus di Damien Comolli non sta lavorando concretamente sull’operazione, frenata da due fattori: i costi complessivi dell’ingaggio del croato e la linea economica imposta dalla dirigenza, orientata a operazioni low cost e sostenibili.
Il club bianconero valuterà eventuali interventi in mediana solo nel mercato di gennaio se si presenteranno occasioni favorevoli, preferendo rimandare gli investimenti più consistenti all’estate.
Un legame più tecnico che realistico
Di fatto, Brozovic resta un nome evocativo, più legato al passato che a un reale progetto futuro. Il suo profilo rispecchia perfettamente le esigenze tattiche di Spalletti, ma l’attuale politica della Juventus è di segno opposto: costruire, non rattoppare.

