La Juventus ha un problema che non vorrebbe avere: trattenere il suo talento più luminoso. Il rinnovo di Kenan Yildiz, simbolo della nuova generazione bianconera, è fermo da settimane. E mentre la trattativa per l’adeguamento dell’ingaggio si trascina, le voci di mercato iniziano a crescere.
Un rinnovo che non decolla
A Torino non c’è allarme, ma nemmeno ottimismo. Yildiz ha già un contratto fino al 30 giugno 2029, ma la distanza economica tra domanda e offerta è reale. Il turco guadagna 1,7 milioni netti a stagione, una cifra lontanissima dal valore che ha ormai assunto nello spogliatoio e sul campo.
La Juventus gli propone un aumento fino a 5 milioni, ma il giocatore – forte della maglia numero 10 e del suo status di titolare – ne chiede almeno 6, in linea con i parametri dei top europei della sua età. Una forbice che, per ora, blocca ogni passo avanti.
Punto fermo del progetto
Nonostante la trattativa si sia arenata, la Juventus non ha cambiato posizione: Yildiz è incedibile.
Il club lo considera il simbolo del nuovo ciclo, al punto da avergli affidato la numero 10 e persino la fascia da capitano al Bernabeu, gesto che racconta quanto sia centrale nei piani tecnici e d’immagine della società.
Il progetto costruito da Giuntoli e Montero (prima ancora da Allegri) ruota intorno a lui, e a Torino non vogliono nemmeno immaginare una Juventus senza Yildiz. Ma le sirene estere si fanno insistenti, soprattutto dalla Premier League e dal Real Madrid, dove Xabi Alonso sogna di ricomporre la coppia turca con Arda Güler.
Numeri e rendimento
Dopo un inizio di stagione brillante, Yildiz ha rallentato complice un fastidio al ginocchio. In 14 presenze stagionali ha realizzato 3 gol, l’ultimo su rigore contro l’Udinese, mentre l’ultimo su azione risale a metà settembre contro il Borussia Dortmund.
Con la maglia bianconera il suo bottino complessivo è di 19 reti e 15 assist in 98 partite, cifre importanti per un classe 2004 che a soli 20 anni è già titolare fisso e riferimento tecnico.
La valutazione e le voci di mercato
È inevitabile che una situazione del genere alimenti speculazioni. La Juventus, però, ha già tracciato la linea: nessuna proposta sotto i 100 milioni sarà presa in considerazione. Un messaggio chiaro, ma anche un modo per ribadire quanto il club creda nel suo gioiello.
Certo, una cifra simile – o anche solo vicina – sarebbe difficile da ignorare. Un incasso del genere permetterebbe di sistemare i conti e investire in ruoli scoperti come il centrocampo o l’eventuale sostituto di Vlahovic, nel caso in cui il serbo non rinnovasse. Ma per ora, l’idea di una cessione non è nemmeno sul tavolo.
Yildiz, la Juve e la questione identità
La vera domanda è un’altra: può davvero esistere una Juventus competitiva senza Kenan Yildiz?
A oggi, la risposta è no. Il turco rappresenta la connessione tra passato e futuro, l’eredità simbolica della 10 di Del Piero e la promessa di una squadra giovane ma ambiziosa. Vendere Yildiz oggi significherebbe rinunciare al proprio progetto tecnico e identitario. Ritrovarlo felice e convinto, invece, vorrebbe dire dare continuità a un percorso che la Juventus, dopo anni di scosse e ricostruzioni, non può più permettersi di interrompere. Un accordo va trovato. E in fretta.

