Giornata di vigilia per la Juventus. Lazio-Juventus di domani sera all’Olimpico metterà i due tecnici davanti al loro passato. Tudor, ex allenatore dei biancocelesti, e Sarri, ex bianconero che non ha lasciato un buon segno. Proprio l’allenatore croato è intervenuto in conferenza stampa per parlare del posticipo di domani, con fischio di inizio alle ore 20:45.
- Tudor: “Tutti i ragazzi si impegnano e danno tutto. Le analisi sulla rosa si fanno a inizio e fine stagione. La personalità va stimolata e tirata fuori. Gli attaccanti hanno bisogno di giocare tante partite di fila. Serve equilibrio”.
- Tudor: “Yildiz è al primo anno da protagonista vero. Zhegrova al momento è impossibile che giochi i 90 minuti. Kelly e Kalulu sono insostituibili”.
La prima domanda riguarda le condizioni della squadra dopo la trasferta di Madrid, dove la Juventus è uscita sconfitta di misura grazie a un gol di Bellingham: il tecnico bianconero risponde così: “La squadra è motivata e vogliosa di fare una bella gara, conoscendo il momento e le qualità dell’avversaria. Ci siamo preparati bene alla sfida”.
Riguardo a cosa deve fare la Juventus e all’atteggiamento positivo visto contro i blancos, Tudor analizza e poi ribatte con questi termini: “Vogliamo fare qualcosa di più rispetto a Madrid, dove comunque abbiamo fatto una buona partita. Vediamo cosa succederà”.
Nelle ultime settimane, visti i risultati negativi, si è parlato di esonero. Al tecnico della Juventus è stato chiesto del suo momento personale e se si sente preoccupato di esser esonerato. Tudor ribadisce la sua posizione affermando che “La sensazione dopo Madrid è positiva, anche se si è perso. La squadra ha voglia di fare, vuole provare a vincere ed essere squadra. Sicuramente contro la Lazio sarà un bel banco di prova, contro un avversario di livello. La paura di esser esonerato e questo tipo di pensieri non li ho proprio. Io me la godo con lucidità anche nelle difficoltà, provando sempre a migliorarmi. Intorno a me è sempre tutto molto chiaro, anche se io mi metto sempre in discussione e cerco sempre soluzioni nuove. Passo 24 ore al giorno a pensare a questo, il mio futuro è solo la prossima partita”.
Tudor: “Tutti i ragazzi si impegnano e danno tutto. Le analisi sulla rosa si fanno a inizio e fine stagione. La personalità va stimolata e tirata fuori. Gli attaccanti hanno bisogno di giocare tante partite di fila. Serve equilibrio”.
Successivamente si entra nel merito dei nuovi acquisti, che non stanno giocando e rendendo come ci si aspettava al momento del loro sbarco a Torino. Tudor ribadisce la sua posizione: “Non ci sono problemi, non c’è nulla di particolare. I giocatori hanno tutti le loro qualità, io scelgo e valuto di partita in partita. Chiaramente c’è sempre un tempo di adattamento al campionato e alla squadra, ma sono tutti ragazzi che si impegnano e danno tutto”.
Da tempo si dice che alla Juventus mancano i campioni e che la rosa bianconera non sia al livello della storia di questo club. L’allenatore croato ribatte dicendo che: “Questa domanda non ha alcuna importanza, le analisi sulla rosa si fanno all’inizio e alla fine, in mezzo si pensa solo a lavorare”.
Sulla mancanza di leadership nello spogliatoio, Tudor ammette che: “È sicuramente anche una questione generazionale. Le generazioni passate avevano un’altra personalità, oggi ci sono tanti ottimi giocatori, ma la personalità va stimolata e tirata fuori”.
La Juventus ha un problema in attacco. Gli attaccanti non riescono a trovare continuità e anche Tudor lo sa e risponde così: “Probabilmente avrebbero anche bisogno di giocare tante partite di fila, magari servirebbe anche giocare con più giocatori offensivi tutti insieme. Con Yildiz, Chico e due attaccanti. È una soluzione, si può pensare anche ad altri sistemi di gioco. Il tutto rinunciando a qualcosa dal punto di vista della solidità difensiva. Bisogna riflettere su questo, è un equilibrio delicato. Bisogna trovarlo”.

Tudor: “Yildiz è al primo anno da protagonista vero. Zhegrova al momento è impossibile che giochi i 90 minuti. Kelly e Kalulu sono insostituibili”.
Le ultime domande sono sui singoli, a partire da Kenan Yildiz, sempre più faro della Juventus, sempre più faro dei bianconeri. Viene fatto un paragone con Del Piero, che però viene subito fermato da Tudor in questo modo: “I paragoni con Del Piero? Sono sempre un po’ delicati, anche perché era un altro calcio. Alex ha fatto la storia, Kenan è praticamente al primo anno da protagonista vero. Sicuramente è un grande giocatore, il più importante della rosa e gioca sempre dall’inizio tutte le partite. Questo non è facile, perché uno magari inizia spensierato e leggero, poi le cose cambiano. Le rivali imparano a conoscerlo, i ritmi aumentano molto, gioca 90′ sempre anche in nazionale, quindi è normale che non sia sempre al top. Sono tutte cose che fanno parte del percorso”.
Su Zhegrova, ancora ai box per alcuni problemi fisici, dichiara quanto segue: “Arriva da un lungo stop, lo abbiamo gettato un po’ nella mischia in un paio di occasioni, ma si è fermato subito dopo un allenamento un po’ più pesante. La pubalgia è una problematica che ha e che salta fuori quando sprinta un po’ di più. Dobbiamo essere cauti con lui e cercare di sfruttarlo nei momenti giusti, magari anche solo negli ultimi 20-30 minuti. Quando potrà giocare tutta la partita dal primo all’ultimo minuto non lo so, al momento è impossibile“.
Infine parla di due giocatori fondamentali nel reparto difensivo, Kelly e Kalulu, affermando che: “A renderli insostituibili sono le prestazioni. Se uno fa sempre bene gioca sempre”.

